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Assumere vitamina D in gravidanza migliora la salute delle ossa dei bambini per tutta l’infanzia.

Uno studio recente ha rilevato che l’integrazione di vitamina D durante la gravidanza offre benefici duraturi per la salute delle ossa dei bambini, benefici che si estendono fino ai sette anni di età. La ricerca inglese, condotta nel corso di diversi anni, ha mostrato che i bambini le cui madri hanno assunto integratori di vitamina D durante la gravidanza presentano una densità minerale ossea maggiore rispetto a quelli le cui madri non hanno assunto vitamina D. Questo suggerisce che gli effetti dell’assunzione di vitamina D durante la gravidanza possano influenzare positivamente la salute scheletrica anche durante l’infanzia. Si tratta di risultati che potrebbero portare a importanti cambiamenti nelle raccomandazioni per la cura prenatale, sottolineando il ruolo della vitamina D nel favorire ossa forti nei bambini, oltre che nel proteggere la salute delle donne in gravidanza.

Fonte: The American Journal of Clinical Nutrition, 5 novembre 2024

Vitamina D, una Semplice Integrazione?

Quando le future mamme assumono integratori di vitamina D durante la gravidanza, potrebbero offrire ai loro bambini benefici per le ossa che durano per anni. Una nuova ricerca, condotta dall’Università di Southampton e dall’Ospedale Universitario di Southampton, mostra che questi benefici perdurano fino all’infanzia, con un aumento della forza ossea rilevato ancora all’età di sette anni.

I risultati provengono dalle densitometrie dei bambini coinvolti nello studio, circa 500, che hanno rilevato che a sette anni i bambini nati da madri che hanno ricevuto un’integrazione di vitamina D hanno una maggiore densità minerale ossea rispetto ai loro coetanei le cui madri non hanno in gravidanza integrato il colecalciferolo. Le loro ossa, infatti, contengono più calcio e altri minerali, cosa che le rende più forti e meno inclini a fratturarsi.

Lo studio ha monitorato la crescita di 454 bambini

La ricerca è iniziata nel 2009 con lo studio MAVIDOS (Maternal Vitamin D Osteoporosis Study), che ha coinvolto oltre 1.000 donne da Southampton, Oxford e Sheffield nel Regno Unito. Durante la gravidanza, le donne sono state suddivise casualmente in due gruppi: uno riceveva 1000 UI (unità internazionali) di vitamina D al giorno, mentre l’altro riceveva un placebo. In questa fase dello studio, né le donne né i loro operatori sanitari sapevano in quale gruppo fossero.

I ricercatori hanno poi seguito negli anni la crescita di 454 bambini, effettuando loro scansioni dettagliate delle ossa tramite DEXA. Queste scansioni hanno mostrato che gli effetti benefici sulle ossa dei bambini sono rimasti costanti dall’età di quattro fino a sette anni.

Cosa può cambiare in termini di prevenzione?

Assumere vitamina D in gravidanza diventa quindi un “intervento precoce” che “rappresenta una strategia importante per la salute pubblica,” spiega la dottoressa Rebecca Moon dell’Università di Southampton, che ha guidato lo studio. “Rinforza le ossa dei bambini e riduce in loro il rischio di condizioni come l’osteoporosi e le fratture in età adulta“, così come protegge la salute delle loro madri.

Guardando al futuro

I risultati emersi sicuramente rafforzano le attuali linee guida del nostro Paese che raccomandano l’integrazione di vitamina D durante la gravidanza. Ma sebbene lo studio mostri già ora chiari benefici, da Oxford fanno sapere che ulteriori ricerche seguiranno questi bambini durante l’adolescenza, per capire quanto e quanto a lungo durano questi effetti positivi e protettivi dell’integrazione di vitamina D3 in epoca prenatale.

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